di MONICA BRIGNOLI – «Ti ho raccontato tutto questo, Sam, perché io sono una Valchiria. Sono immortale e sono venuta qua per reclamare la tua anima». Che cosa fareste se la donna di cui vi state innamorando, l’unica che è stata in grado di colmare il vostro vuoto affettivo, facendovi sentire felici ed estroversi come mai nella vita, vi confessasse una simile verità a bruciapelo?
Ma soprattutto, cosa accadrebbe se una valchiria si innamorasse del suo prescelto, sfidando le sacre leggi del Valhalla? Queste sono le domande attorno cui ruota la trama del primo volume della trilogia fantasy scritta da Luciana Spadaro.
L’ultima Anima. Sfida al Valhalla (Città del Sole Edizioni, pp. 160, € 12,00) racconta di Sam, un giovane introverso dall’infanzia difficile, e del suo incontro con Ally, una ragazza solitaria e misteriosa, dotata di una bellezza eterea. Quel che all’apparenza sembra un puro incontro casuale si scopre essere scritto nel destino; un vero e proprio colpo di fulmine per il giovane, che rimane talmente meravigliato da volerla seguire per conoscerla meglio, finché questo fatidico momento. Quando «si strinsero la mano un brivido percorse entrambi, lasciando a Sam una sensazione inspiegabile che Ally in realtà comprendeva benissimo, le loro strade si erano incrociate».
E ancora «La presenza di lei accanto aumentava i battiti del suo cuore, un’emozione indescrivibile lo prese, senza che sapesse spiegarsi il motivo. Avvertiva per quella ragazza un trasporto che non aveva mai provato prima, quasi come se fosse legato a lei da un filo invisibile». Ally, tuttavia, nasconde un profondo segreto: è una valchiria incaricata da Odino, e questa è la sua ultima missione per poter riacquistare la sua libertà, un mistero che costringerà Sam a fare i conti con il proprio passato e a rischiare di rimanerne imprigionato per sempre, se non fosse che la ragazza vìola le leggi divine che regolano il suo mondo. Bastano pochi incontri a far scoccare la scintilla tra i due protagonisti, ma il loro è un amore contrastato, che spinge Ally a compiere scelte dolorose, da sola contro un destino che sembra non poter combattere: da una parte il peso della sua missione per ottenere la libertà tanto agognata, dall’altra un’attrazione incontrollabile.
Questo romanzo si rivela, fin dalle prime pagine, una boccata d’aria fresca, grazie allo stile leggero e scorrevole e dai capitoli brevi che donano la sensazione di una storia che procede anche quando non se ne conosce ancora la direzione; ecco allora che l’autrice, con semplicità, mescola i primi turbamenti amorosi ad un’avvincente avventura, ricca di mistero e colpi di scena. La caratterizzazione dei personaggi è equilibrata soprattutto per quel che riguarda i giovani protagonisti: pur senza eccedere nei dettagli, Luciana Spadaro riesce infatti, grazie ad un duplice punto di vista e pochi tratti a farne un quadro preciso, mostrando le principali caratteristiche e le qualità peculiari di ciascuno.
Ciò che rende il romanzo interessante è lo scavo interiore e le emozioni espresse chiaramente dai personaggi; una storia straziante non solo per l’evento, tragico in sé, ma per il modo in cui è raccontata e per come mette a nudo le anime dei due personaggi. Malgrado sia il primo volume di una trilogia, la trama principale ha una sua valida conclusione, ma qualcosa rimane in sospeso: il romanzo si conclude con una piccola anticipazione sulla quale è costruito il seguito di questa trilogia, creando suspense e curiosità nel lettore. Sono ben impliciti i precisi destinatari: giovani lettori che riescono ad immedesimarsi.
Monica Brignoli
(www.excursus.org, anno VII, n. 68, marzo 2015)