L’equazione libro=spazzatura, al centro della campagna pubblicitaria promossa dall’Asipu – l’azienda municipalizzata dei rifiuti che serve i comuni di Corato, Ruvo, Terlizzi e Minervino Murge, nel barese – ha sollevato un polverone sui social network nelle ultime ore.
Un gigantesco manifesto (6×3 metri), installato davanti alla Villa Comunale venerdì 22 febbraio, dove si nota, da un lato, un libro in carta e inchiostro, dall’altro, un’edizione digitale per e-book o tablet. E quindi l’appello: «Preferisci i prodotti durevoli con minore impatto sull’ambiente. Produrre meno rifiuti è una tua scelta». Sostanzialmente, un invito a “non consumare” libri.
Nella giornata odierna, dopo le indignazioni in primis del mondo della cultura barese (con scrittori quali Marcello Introna e Gabriella Senisi) e dell’Associazione “I presidi del libro”, il manifesto è stato parzialmente oscurato (un foglio bianco ha coperto il libro cartaceo e quello digitale) ed è arrivata una nota dell’Azienda Municipalizzata, che chiarisce: «nelle intenzioni il riferimento è al materiale costituente il libro e non agli aspetti culturali, per i quali si nutre massima considerazione»; e si scusa: «la sovrapposizione tra valore culturale dei libri e finalità della campagna ha ingenerato una percezione negativa, per la quale ci scusiamo».
Ciò non cancella l’incredibile superficialità con cui è stata avviata la campagna: il libro non è rifiuto, ma rappresenta un patrimonio che si deve custodire e tramandare. Tra l’altro è di carta, quindi perfettamente riciclabile (semmai…), mentre un tablet, prima o poi, è destinato ad essere gettato, se non altro perché diventerà tecnologicamente obsoleto.
Come è stato opportunamente evidenziato dall’editore Francesco Giubilei, «definire i libri di carta “rifiuti” e incolparli dell’inquinamento – perché questo è il messaggio che trasmette il manifesto – è uno dei disincentivi alla lettura più assurdi», tra l’altro, aggiungiamo, in una regione, la Puglia, con una percentuale di lettori tra le più basse in Italia (27,6% di persone con più di sei anni che hanno letto almeno un libro nel corso dell’anno). Corato
La redazione
(www.excursus.org, anno XI, n. 91, marzo-aprile 2019) Corato