Laurea a Totò: «alla faccia del bicarbonato di sodio!»


È stata conferita ieri, mercoledì 05 aprile, a Totò, esattamente a cinquant’anni dalla sua morte (1967) la laurea magistrale honoris causa alla memoria in Discipline della Musica e dello Spettacolo dall’Università “Federico II” di Napoli.

«Antonio De Curtis, in arte Totò – sottolinea Gaetano Manfredi, rettore dell’Ateneo – è stato senza dubbio uno dei più straordinari interpreti dello spettacolo comico teatrale e cinematografico italiano, lasciando contributi incisivi anche come drammaturgo, poeta, paroliere e cantante. Il suo impegno come attore, la sua strepitosa, indimenticabile motilità fisica hanno saputo attingere alla grande tradizione della commedia dell’arte, ma anche sfruttare – come non mancarono di notare prontamente Pier Paolo Pasolini e Carmelo Bene, suoi grandi ammiratori – la relazione strettissima tra marionetta e corpo umano teorizzata e praticata dalle avanguardie storiche. Nato e cresciuto prima degli anni ’40 del secolo scorso, Totò ha saputo mettere in scena, a teatro, a cinema e in televisione, la tendenza tipicamente italiana del secondo dopoguerra alla fusione tra il “popolo” e la “piccola borghesia”, ancora attratta dall’aristocrazia: “il principe De Curtis”».bicarbonato di sodio

Commosso Renzo Arbore, promotore dell’iniziativa: «Totò è eterno. Totò e la cultura sorridente. Ha percorso tutte le discipline dello spettacolo, è partito dal suo rione Sanità ed è passato per il café chantant, il varietà, la rivista, il teatro, il teatrino e il teatrone, come pure il cinema, il cinemino e il cinemone, fino all’incontro con Pasolini. […] Totò per me rappresenta uno dei più grandi artisti italiani nel mondo, la sua recitazione l’ha reso tra gli immortali come attore brillante e comico, come Chaplin (giusto per fare un nome internazionale). Le sue caratterizzazioni preziose, sottovalutate un tempo, rileggendole e ripercorrendole con attenzione, fanno capire che, dietro la maschera, c’era un grandissimo attore rivoluzionario, uno dei primi ad usare l’istinto e l’improvvisazione in un mondo dove tutto era scritto. Il suo viso era una maschera della Commedia dell’Arte, il suo linguaggio ha creato espressioni e le sue locuzioni entrate nell’italiano parlato, la sua genialità di trasformare in tante forme sublimi il suo immenso talento».bicarbonato di sodio

Presenti alla cerimonia anche la nipote del Principe della Risata, Elena De Curtis («Nonno avrebbe detto «alla faccia del bicarbonato di sodio» nell’accettare questa «laura», che «sarebbe stata una rivincita contro le sue personali insicurezze») e il ministro della Cultura Dario Franceschini («Una battuta da ricordare dei film di Totò? “Per il mestiere che facci la mia battuta preferita è quella sull’onorevole Trombetta”»).

La redazione

(www.excursus.org, anno IX, n. 82, aprile 2017)