La Pietà Rondanini spostata al Castello Sforzesco di Milano

di MICHELA SALA – Affinché la Pietà Rondanini potesse esprimere tutta la sua potenza il precedente allestimento, firmato da Bbpr, dopo averla ospitata per molti anni nella Sala degli Scarlioni del Museo del Castello Sforzesco di Milano, ha ceduto il posto a un nuovo grande spazio. L’intervento straordinario ha restituito al pubblico il gruppo marmoreo nelle medesime condizioni nelle quali Michelangelo l’aveva lasciata pochi giorni prima della morte, avvenuta nel 1564.

Con il passare del tempo le tracce del gruppo scultorio si erano perse e la ricomparsa era avvenuta alla morte del marchese Giuseppe Rondinini – divenuto col tempo Rondanini (1801) – raffinato collezionista romano e poi caduto di nuovo nell’oblio perché non ritenuto di gran pregio nonostante le richieste – non consentite – di alcune mostre organizzate nel 1935 a Parigi e nel 1939 a New York. Nel 1952 il Comune di Milano, grazie anche a una sottoscrizione popolare, l’aveva acquistata per collocarla nel Castello e, dopo qualche anno con un progetto di tutto rispetto, le aveva trovato una buona sistemazione.

Dal 2 maggio, nella grande Sala dell’ex Ospedale Spagnolo, è possibile ora muoversi liberamente attorno ad una statua che da 450 anni affascina per il suo contenuto spirituale creato dall’intreccio dei due corpi e scoprirla in tutte le sue angolature. Il nuovo locale restaurato ha mantenuto nel tempo la struttura cinquecentesca caratterizzata dalle volte a crociera con le decorazioni murarie recuperate in parte. La sala era l’antica infermeria allestita durante la peste del 1576 per accogliere i soldati colpiti dall’epidemia. Un luogo di sofferenza e quindi adatto a ospitare una scultura che esprime angoscia e sofferenza.

L’ingresso al pubblico avviene direttamente dal Cortile delle Armi; si accede prima a un atrio che ospita la biglietteria e il bookshop che fungono da filtro e poi alla sala espositiva che riserva la sorpresa di trovare il gruppo marmoreo visibile dalla parte opposta rispetto al passato e che obbliga il visitatore a girarci attorno per ammirare il “tutto tondo” e scoprire la curva della schiena della Madonna ricavata nel marmo che sorprende per la sua espressività.

L’allestimento è essenziale, studiato nei volumi e nei colori con le panche per accomodarsi e riflettere e il pavimento in rovere che diffonde calore a tutto l’ambiente. Solo l’osservatore superficiale può pensare che il non-finito michelangiolesco sia dovuto alla morte inattesa. Non è più la Madre che piange il Figlio morto disteso sulle sue ginocchia, ma è Lui che la sorregge verso l’al di là. Nel velo di luce che avvolge le teste di Maria e di Gesù, ottenuto con sapienti sgrossature del marmo e la voluta sintesi dei contorni, è contenuto l’angoscioso problema dell’artista di fare della morte non la fine, ma la sublimazione dell’uomo e la sostituzione del tema classico dell’arte con quello rinascimentale e universale.

Michela Sala

Notizie utili

“La Pietà Rondanini”, Milano, Castello Sforzesco, Cortile delle Armi

Ingresso: fino al 10 maggio gratuito tutti i giorni (lunedì compreso);
dal 12 maggio l’ingresso è compreso nel biglietto unico per i Musei del Castello al costo di € 5,00 (ridotto € 3,00).
Orario: 9:00-19:30; giovedì 09:00-22:00.

(www.excursus.org, anno VII, n. 70, maggio 2015)