Jane Austen: duecento anni di puro romanticismo


di STEFANIA BOSCHINI – Scrittrice di fine Settecento, Jane Austen si viene ricordata per aver posto i riflettori sul mondo femminile, illuminando personaggi intelligenti e romanticamente audaci. In un’epoca in cui le donne non avevano piena libertà e si dovevano piegare al matrimonio come unica fonte di sostentamento, Jane Austen ne anima le voci.

Nata nel 1775 nella quiete dell’Hampshire in Inghilterra, ultima di sette figli, la scrittrice viene educata in casa per il volere del padre. Nel 1801 la famiglia si trasferisce a Bath, città termale e alla moda ma non apprezzata dall’autrice, sebbene sia un luogo spesso citato nei suoi romanzi. Nonostante tutte le opere da lei scritte trattino d’amore e matrimonio, Jane Austen non si sposò mai, scelta che comportò difficoltà economiche all’interno della famiglia: con la morte del padre, i fratelli Austen dovranno provvedere al mantenimento delle donne di casa. Riguardo la sua vita privata non si hanno molte notizie dato che, delle molte lettere da lei scritte, poche sono giunte a noi a causa della decisione della sorella Cassandra di bruciarle. Ciò che è certo è che la scrittrice, trascorrendo le sue intere giornate tra le mura di casa, si dedicò completamente alla scrittura. Una profonda dedizione la sua, che la rese famosa in tutto il mondo. Scomparsa all’età di 41 anni, la causa della sua morte è ancora avvolta nel mistero. 

Ciò che emerge dai romanzi della scrittrice britannica è la continua descrizione della società di quei tempi, dove le conversazioni, le passeggiate e i balli scandivano i ritmi quotidiani. In particolar modo il ballo rappresenta il simbolo narrativo dell’autrice: debutto in società per le ragazze che, tra nastri, pizzi e merletti, cercavano marito. Jane Austen trasforma questo evento abituale in un momento romantico: tra scambi di sguardi, sorrisi innocenti e mani che si sfiorano, inizia l’incanto per il lettore inconsapevolmente assorto. Virginia Woolf a riguardo disse « Jane Austen è padrona di emozioni ben più profonde di quanto appaia in superficie: ci guida a immaginare quello che non dice. In lei vi sono tutte le qualità perenni della letteratura».

Considerata una delle scrittrici più importanti del periodo preromantico, Jane Austen non dà forma a personaggi eroici, bensì li caratterizza con sentimenti puri, siano essi positivi che negativi. Tra le numerose opere sono solo sei i romanzi che l’hanno resa celebre agli occhi del mondo: Ragione e sentimento, Orgoglio e Pregiudizio, Mansfield Park, Emma, L’abbazia di Northanger e Persuasione.

Ragione e Sentimento (1881): Nella campagna inglese due sorelle, Marianne e Elinor, si trovano a dover affrontare problemi economici a causa della morte del padre. In questo contesto entrambe si innamorano ma in modo diverso. Elinor segue la ragione, il decoro e la pacatezza; Marianne invece accetta il sentimento in tutte le sue sfumature. La narrazione mostra al lettore come la crescita delle due sorelle porti ad una maturità con cui entrambe riescono a conciliare la ragione e il sentimento.

Orgoglio e pregiudizio (1813): Formazione e crescita sono i temi centrali della narrazione. Una giovane donna caparbia, Elizabeth Bennet, si trova a dover affrontare i propri tratti caratteristici dannosi dal momento in cui incontra l’orgoglioso Darcy. Le vicende si basano sulla presa di coscienza di entrambi i protagonisti, riguardo errori e false convinzioni che fino ad allorali hanno condizionati nei rapporti con gli altri.

Emma (1815): In quest’opera la protagonista viene descritta come una donna viziata, snob, vanitosa il cui unico obbiettivo è progettare matrimoni combinati. Nonostante ribadisca spesso di non volersi sposare per non perdere la propria libertà, dalla narrazione emerge il desiderio opposto. Se inizialmente la protagonista suscitasolo antipatie, successivamente l’autrice la rende interessante nel momento in cui ammette i propri errori. Il lettore non può fare a meno che di legarsi a lei.

In un’epoca in cui le donne erano costrette a vivere secondo dei ruoli, Jane Austen dà vita a personaggi intraprendenti, desiderosi di vivere sulla propria pelle l’amore puro, facendo così sognare duecento anni di generazioni di donne.

«Erano a meno di venti metri di distanza, e la sua comparsa era stata così repentina che sarebbe stato impossibile non vederlo. I loro occhi si incontrarono all’istante, e sulle guance di entrambi si diffuse un violento rossore. Lui sobbalzò di scatto, e per un attimo sembrò paralizzato dalla sorpresa, ma si riprese subito, avanzò verso di loro, e si rivolse a Elizabeth, se non con un tono perfettamente composto, almeno con assoluta cortesia».

    

Stefania Boschini

 (www.excursus.org, anno IX, n. 85, agosto 2017)