Impressionismo e Avanguardie: capolavori a Milano


di MICHELA SALA – Opere d’arte di grande interesse realizzate tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento sono esposte nelle sale a piano terra di Palazzo Reale di Milano provenienti dal Philadelphia Museum of Art, uno dei più importanti musei americani. Impressionismo

Due sono i motivi che destano attenzione: si possono ammirare capolavori mai visti in Italia e realizzati dagli artisti che hanno rivoluzionato il linguaggio pittorico e eccezionale perché, come hanno spiegato Jennifer Thompson e Matthew Affron, curatori della mostra con Stefano Zuffi, sono frutto di donazioni non solo di singole opere, ma d’intere eccezionali raccolte private caratterizzate dalla forte personalità dei collezionisti che spesso hanno conosciuto anche gli artisti.

Il percorso si snoda tra paesaggi, ambienti cittadini, ritratti e nature morte facilmente riconducibili a quel periodo francese della pittura en plein air che richiama a Parigi le più importanti personalità anche estere. Tra queste ultime arriva anche Mery Cassatt (1844-1926) un’americana che, durante il suo soggiorno nella ville lumière, stringe amicizia con i massimi esponenti; apprezzata da Degas espone anche ai Salon e partecipa alle loro mostre collettive. Ritornata negli Stati Uniti e sempre supportata dal fratello Alexander – un ingegnere minerario e uno degli uomini d’affari più in vista della città – contribuisce  alla diffusione di quella nuova pittura considerata con perplessità dal pubblico francese. Affluiscono così oltreoceano tutte quelle gemme che poi saranno donate al Museo. Impressionismo

L’itinerario milanese si apre con i  paesaggi pennellati di luce e ravvivati dagli  intensi colori di Monet – Il sentiero riparato e Il ponte giapponese – prosegue con la serenità che si respira lungo il fiume – Le rive del Long – di Sisley, il pittore che amava le variazioni stagionali dell’acqua, per continuare con l’interesse compositivo  di Cézanne – Il Quartier du Four ad Auvers – dove le strutture prevedono ampie superfici delineate da un segno netto e scuro. Dagli spazi aperti alle scene cittadine il passo è breve e s’incontrano I grands Boulevards di Renoir e La Place du Tertre a Montmatre di Utrillo brulicanti di traffico, con la luce del sole che filtra tra le foglie e la folla tra le nuove costruzioni.

Quando l’attenzione si rivolge agli interni, le scene richiedono maggior riflessione e studio della composizione come Donna con collana di perle in un palchetto, di Mary Cassat, ambientata in un teatro dove la protagonista è ritratta con alle spalle una fila di palchi.  Ora entra in gioco l’osservazione della luce artificiale appena entrata nell’uso comune, che proietta ombre più scure, leviga la carnagione e abbellisce i tessuti esclusivi.

Anche ne La classe di danza di Degas (nell’immagine di copertina un particolare) un’energica fonte luminosa proviene da destra e cattura un momento della lezione durante la quale le ballerine si esercitano sotto lo sguardo attento del maestro ritratto di spalle mentre l’accompagnatrice, con cappello e vestito a fiori blu, è seduta e legge un giornale. In questo dipinto è ingrandita la percezione di spazio dall’apertura di una finestra sul paesaggio urbano esterno. Racconta la storia che questo dipinto sia stato il primo acquisto della Cassatt e che lei, durante i suoi lunghi soggiorni a Parigi, abbia fatto da tramite tra artisti e mercanti francesi e i suoi connazionali. Andando avanti nell’esposizione ecco Van Gogh con Ritratto di Madame Augustine Roulin e la piccola Marcelle  accanto al Ritratto di Camille Roulin  oppure i lineamenti freschi e aggraziati delle fanciulle di Renoir con Ragazza che fa il merletto e Ragazza con gorgiera rosa icona della mostra. Tutti personaggi molto francesi!

Se la prima parte dell’esposizione garantisce l’abbondante partecipazione di pubblico, è la seconda quella che rivolgendosi a Picasso, Kandinsky o Rodin avvalora la sua grandezza: ora il percorso offre il legame naturale del succedersi senza fratture delle esperienze artistiche.  Si prosegue quindi con i maestri del simbolismo e Gauguin che, con Natura morta con rose centifoglie in un cestino passa dalla semplice impressione a un’analisi più attenta della realtà usando colori forti, contorni marcati e allegorie spesso nascoste. In questo caso soffermandosi sulla bellezza dei fiori appena raccolti, ma destinati ad appassire, sta a indicare le ansie per i suoi cambiamenti di vita.

Seguono i dipinti che fanno fede al titolo della mostra introducendo anche personalità europee. La Cesta di pesci di Braque è un esempio del primo stile cubista che l’artista ha ideato insieme a Picasso nel 1910; ora le immagini stanno su più piani e i toni di colore si sono attenuati: ricerca che ben si legge in L’uomo con violino di Picasso che nelle spezzettature dei piani accoglie al centro del quadro la sagoma della presenza lirica. In Donna seduta in poltrona Matisse ritrae la modella seduta su una poltroncina con l’abito scollato, le scarpe a terra  e le gambe accavallate. La forte figura di donna si stacca dal fondo non più per le note leggi prospettiche, ma per la ricchezza dei colori e i numerosi soggetti floreali che riempiono il quadro.

E poi ancora opere di Klee e Kandisky, che esplorano nuove sensazioni. Il primo fonde immagini sognate, o forse idee infantili in Carnevale al villaggio (in alto a sinistra) e con una tavolozza composta da rossi e neri, dipinge un uomo e un bambino accompagnati da un cane che vanno verso un villaggio sotto una falce di luna, forse, cercando di  gettare un ponte tra l’immateriale e il tangibile. Il secondo invece – Cerchi in un cerchio – rifiuta la raffigurazione della realtà visiva e attraverso forme, linee e colori esalta i sentimenti e le sensazioni momentanee aprendo le porte all’Astrattismo.

Tra i quadri, le grandi foto d’epoca proiettate alle pareti e i pannelli che introducono le sezioni e sintetizzano stili e correnti, s’incontrano gli artisti con le loro opere e si fa un viaggio nella storia dell’arte di un tempo non troppo lontano.

Michela Sala Impressionismo

Notizie utili Impressionismo

IMPRESSIONISMO E AVANGUARDIE Impressionismo
Palazzo Reale, piazza Duomo 12, Milano.

Fino al 2 settembre 2018
Ingresso: € 12,00 intero; € 10,00 ridotto.
Orario: lun 14:30/19:30; mar-mer-ven e dom 9:30/19:30; gio- sab-dom 9:30/22:30.
Catalogo: Skira
Info: tel. 02 92800375.

(www.excursus.org, anno X, n. 89, maggio-giugno 2018)