di MICHELA SALA – Mano con sfera riflettente, Casa di scale, Belvedere, Vincolo d’unione, Convesso e concavo sono alcune delle duecento opere esposte a Palazzo Reale e che ripercorrono l’evoluzione artistica dell’olandese Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden 1898 – Laren 1972). Dopo aver terminato gli studi, Escher compie il rituale viaggio prima in Italia e poi in Europa. È il tempo nel quale approfondisce l’arte classica e quella contemporanea, che interpreta con senso di grande rigore analitico e di pura ricerca geometrica. Matematico, incisore e grande intellettuale, Escher concepisce l’intero universo attraverso il mondo dei numeri, della geometria e della scienza esprimendosi con i vari linguaggi già noti, ma fusi in quel codice nuovo che costituisce un caso unico nella storia dell’arte.
Fin dal suo primo soggiorno nella penisola è il Liberty a suscitare in lui l’interesse per la tassellazione – in geometria: divisione regolare del piano – quando viene in contatto con i futuristi, i simbolisti e i divisionisti; ma è durante la visita a Cordova e a L’Alhambra che si scatena la passione per la tassellatura e per quel modo tutto suo di dividere il piano, non sempre attraverso poligoni o figure regolari, ma introducendo anche elementi curvilinei, ponendo come unica condizione che siano tutti sempre connessi e senza sovrapposizioni.
Ne sono un esempio Giorno e notte, una xilografia geniale ove una successione di uccelli bianchi dalle ali spiegate rincorre e tocca quello che lo precede nel senso sinistra-destra, su uno sfondo composto da medesime creature che si muovono in direzione opposta e di colore grigio scuro, senza il minimo spazio libero. La cosa sorprendente è che alcune persone leggono la scena al contrario, e cioè: il fondo è bianco e gli uccelli in volo sono di tonalità più intensa e cupa.
La profusione di decorazioni in gesso e maiolica di muri e pavimenti dell’ultima sede della corte araba in Spagna, hanno stimolato l’artista a testare innumerevoli mutamenti: in Metamorfosi le figure cambiano e interagiscono tra loro abbandonando anche il piano di giacenza. Applica questo concetto anche in Veduta di Atrani, il paesino della scogliera amalfitana che lo aveva affascinato durante il suo viaggio di nozze: attraverso visioni interiori il paesaggio rivive in un vortice di variazioni e configurazioni. Le sue sorprendenti realizzazioni grafiche stupiscono e sfidano le leggi del pensiero e dello spazio: s’incontrano scalinate a perdita d’occhio,uccelli che si trasformano in pesci, acqua che scorre verso l’alto e oggetti che acquistano la terza dimensione.
Per una mostra monografica di questo tipo è stato necessario prevedere una sezione che spiegasse le illusioni ottiche usate dall’artista, e che permettesse al visitatore di intervenire concretamente per comprenderle. È stata infine documentata l’influenza sull’editoria, la musica, il mondo del fumetto e la pubblicità.
Michela Sala
Notizie utili
ESCHER
Milano, Palazzo Reale, piazza Duomo 12.
Fino al 22 gennaio 2017.
Ingresso: € 12,00 intero; € 10,00 ridotto.
Orario: lun 14:30/19:30; mar-mer-ven-dom: 9:30/19:30; gio-sab-dom: 9:30/22.30.
Informazioni e prenotazioni: tel +39 02 89 29 711 www.mostraescher.it.
Nell’immagine:
Maurits Cornelis Escher, Convesso e concavo, marzo 1955, litografia, 27,5×33,5 cm, Collezione Giudiceandrea Federico
All M.C. Escher works © 2016 The M.C. Escher Company. All rights reserved: www.mcescher.com.
(www.excursus.org, anno VIII, n. 76, ottobre 2016)