Il bacio più breve della storia – Mathias Malzieu

di ROSSELLA FARNESE – «Le sue labbra, che volteggiavano come un fiocco di neve. Il secondo fiocco di neve smarrito su una spiaggia d’estate, mentre io cercavo di recuperarlo con la mia ghiacciaia troppo grande. Dopo due fiocchi così si può parlare di tempesta. Il bacio più intenso della storia. Impatto di luce e poi…». Mathias Malzieu

Arrivato a pagina 92, verso la conclusione del libro (Feltrinelli, pp. 128, € 9,90), coccolato dal tocco delicato, frizzante e vaporoso di Mathias Malzieu, queste parole riecheggiano nella mente del lettore che, risfogliando il grazioso romanzo-bijou del leader di una delle migliori rock’n’roll band francesi, i Dionysos, ritorna tra le righe iniziali: «Le sue labbra, che volteggiavano come un fiocco di neve smarrito su una spiaggia d’estate, mentre io cercavo di recuperarlo con la mia ghiacciaia troppo grande. Un cataclisma mascherato da bacio in miniatura. Il bacio più breve della storia. Impatto luminoso, poi più nulla. Scomparsa».

Parigi. Théâtre du Renard. Sullo sfondo le note di It’s Now or Never di Elvis Presley. Nella bolla di sapone di Mathias Malzieu – una «nostalgia magica venata di malinconia» – la «melodia asmatica in re minore» di un bacio, il bacio più breve della storia, quello tra un «inventore-depresso» che ha perso «la guerra mondiale dell’amore», un «uomo-soffitta» in cerca di amore e di un tubetto di vitamina C, attratto dalla bellezza «non qualunque però, attratto dal fascino e dalla grazia» e «un vestito a pois blu che si apriva a corolla e un fiore rosso nei capelli. Qualcosa di grazioso, leggero e frizzante. Una scintilla di mistero», la ragazza che scompare quando la baciano.

Tout se tient nel libro di Mathias Malzieu, un origami, un millesimo di secondo, un istante fuggevole e tenero, cristallizzato e dilatato, curiosamente e ossessivamente ricercato, proprio come quel bacio, proprio come il guizzo dello scrivere per uno scrittore, proprio come la festa Bird’n’ roll del Théâtre du Renard, a metà tra il rock’n’ roll e il battito di ali, un ballo, un volo, salti disperati che sfiorano il cielo, stilizzati dalla copertina con una fluttuante ragazza-sirenetta e pesciolini rossi.

Se la fantasia, come dice Calvino, è un posto dove ci piove dentro, tra le pagine di Malzieu, sostenuto dall’entusiasmo, «la pioggia fa colare l’inchiostro come mascara», così come sui manifestini poetici incollati dappertutto nella ricerca spasmodica e intrigante «all’incrocio tra stelle e semafori rossi», una trappola magica architettata da un ex detective, Gaspard Neige, «uno specialista dell’incredibile» dallo «sguardo frizzante come un Moët&Chandon» con l’aiuto di Elvis, un pappagallo con «più fiuto di un pastore tedesco» che fa il «wi-filo», un pescatore di sirene che «sa riprodurre fedelmente il suono degli orgasmi», tra «fioccoriandoli» in una «Francia-nevischio» e «amorcerotti».

Lo stile inconfondibile di Mathias Malzieu, musicale e poetico, scintillante e scherzoso, brioso e rapace, gioca con estro e grazia, creando felicemente particolari espressioni linguistiche che vestono a pennello il suo «ping pong love». Amorcerotti, ad esempio, è il titolo dell’appendice del libro, un insieme di quadretti frizzanti e delicati per l’amata, come Paginalate: «Tutti i libri della biblioteca sono volati via./ Si sono messi a sbattere le paginalate/ e le parole si sono stampate sulle nuvole./Accade ogni volta che ci baciamo» o come La Bellissima addormentata nel bosco: «La tua bocca è sonnambula. Si muove in silenzio mentre dormi./ le labbra sembrano voler dire qualcosa d’ invisibile,/in ogni caso io le bacio./ Sei come la Bella addormentata nel bosco/in un appartamento del II arrondissement./Ti sveglierà in un modo un po’più moderno/del previsto».

Il bacio più breve della storia: un libro «scoiattolo-mannaro» con un «tasso di malinconia che supera l’80%», un ghiribizzo veloce come «lo staccato di chitarra con cui inizia Misirlou in Pulp Fiction», un enigma «polpa-arancia rossa, dolce, piccante, soave» come Sobralia-Louisa, «la materializzazione di un sogno o forse di un incubo», un puzzle disordinato composto da centinaia di tessere microscopiche, un quiz a risposta multipla perché «vederla, reagire, entusiasmarsi, ridere, innervosirsi, è questa l’avventura straordinaria», «un’opéra-ballet in miniatura» perché «l’amore è un’equazione poetica».

Rossella Farnese  Mathias Malzieu

(www.excursus.org, anno X, n. 88, marzo-aprile 2018) Mathias Malzieu